Per il cambio euro/dollaro la situazione è molto stabile...
Giovedì scorso, la conferenza stampa del presidente della Banca Centrale Europea, Jean Claude Trichet, non ha modificato per niente i tassi di interesse, come d’altra parte già previsto e messo in conto da tutti gli operatori del settore.
Questo fatto sottolinea la forza e la solidità del sistema finanziario europeo, e lascia sperare in una ulteriore crescita nel terzo trimestre dell’anno.
Invece il dollaro ha una prospettiva non troppo positiva, a causa anche dei cattivi dati sulla disoccupazione in Usa, che mostrano ancora problemi nel mondo del lavoro americano.
Nel corso delle prossime ottave sarà fondamentale per l’euro tenere la soglia psicologica di 1,30, che dagli analisti viene ritenuta fondamentale per gettare le basi per un nuovo movimento rialzista. A livello grafico si segnalano il supporto di quota 1,3125 e la resistenza a 1,3260.
Il cambio euro/franco svizzero rimane stabile nella forbice tra 1,36-1,39, nelle prossime settimane si dovranno tenere d’occhio soprattutto i dati sulla bilancia commerciale svizzera.
Segnaliamo infine l’apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro, che viene scambiato a 86, sebbene il Giappone abbia praticamente tassi pari a zero e necessiti di una valuta a buon mercato per rilanciare l’export.
Secondo molte indiscrezioni interverrà la Bank of Japan per aiutare la bilancia commerciale già in difficoltà .