
Sicuramente la notizia della settimana riguarda la People’s Bank of China, che ha sganciato lo yuan cinese dal dollaro americano, per poter beneficiare di maggiori variazioni giornaliere e di un apprezzamento nei confronti del dollaro nel medio-lungo termine.
In chiusura d’ottava l’euro era a quota 1,23 contro il dollaro, dopo che mercoledì era stato toccato anche il valore di 1,22, a causa del dato sulle nuove vendite di case negli States, inferiore alle attese e delle voci di un imminente sell off cinese di euro per bilanciare il proprio basket di valute a riserva dopo il superamento del peg.
La Fed ha mantenuto i tassi tra 0 e 0,25, confermando che rimarranno ai minimi ancora per molto.
Per la settimana iniziata ieri si dovranno controllare i valori di 1,2209 e 1,2150 al ribasso per un calo in zona 1,20, e al rialzo le resistenze di 1,235 e 1,25.
Nel frattempo si registra un nuovo record del franco svizzero contro l’euro, a quota 1,35 settimana scorsa. Le previsioni parlano di un nuovo calo in zona 1,33.