L’Euro/Dollaro sta vivendo un 2017 di fortissimo rialzo. Infatti, i primi di Gennaio 2017 il fiber ha toccato il suo minimo relativo di 1.035. Da lì in poi, il cross ha iniziato un deciso trend rialzista che sembra non sia ancora terminato del tutto in questa fine di 2017. Il cross è anche arrivato a sfiorare a inizio Settembre 2017 il massimo relativo di 1.210.
Ma come si muoverà il cross più scambiato da investitori e trader nei prossimi mesi? Lo scopo di questo articolo non è quello di predire come si muoverà l’EUR/USD nei prossimi mesi. Lo scopo è quello di analizzare quali saranno i fattori che influenzeranno la direzione del cross nei prossimi mesi.
Questo articolo è dunque utile a tutti i trader e gli operatori del forex. Perché scegliere il miglior broker forex non basta per operare bene sul mercato valutario. E’ assolutamente essenziale conoscere bene i fattori fondamentali che muovono i diversi cross.
Iniziamo dunque ad analizzare i 3 fattori che influenzeranno il cross EUR/USD nei prossimi mesi.
1) La politica monetaria della FED
La banca centrale americana avrà chiaramente un ruolo chiave per il futuro del fiber. Nei mesi di Settembre e Ottobre 2017 la Yellen ha un po’ sorpreso tutti, dimostrandosi più hawkish di quello che gli operatori si aspettavano.
Ma facciamo un passo indietro. Nel corso del 2017, la Yellen ha rialzato i tassi di interesse 2 volte. La maggioranza degli operatori credevano che i rialzi dei tassi fossero finiti qui per il 2017. Ed invece nelle ultime settimane la Yellen ha di fatto dato più di un indizio sul fatto che è probabile un terzo aumento dei tassi nel 2017, nel mese di Dicembre.
Vedremo se sarà veramente così. C’è però da ricordare che una Yellen molto hawkish, che quindi nei prossimi mesi aumenta i tassi di interesse in modo superiore alle aspettative degli operatori, farebbe rafforzare il dollaro. E quindi muovere al ribasso l’EUR/USD.
Viceversa, un Yellen che tergiversa nell’aumentare i tassi farebbe indebolire il dollaro. Nel gergo tecnico, in questo caso la Yellen sarebbe più dovish delle attese.
Occhio dunque alle parole della Yellen nei prossimi mesi. Diranno tanto su dove andrà il cross.
2) La politica monetaria della BCE
Con Mario Draghi le sorprese sono sempre dietro l’angolo. In questa fine di 2017 sembra finalmente arrivato il momento del tapering, ovvero della graduale diminuzione del QE in atto. Il piano di tapering dovrebbe essere svelato proprio alla fine di questo Ottobre 2017.
Tuttavia, il condizionale è d’obbligo. Perché sebbene molti operatori si aspettano appunto la fine del QE in tempi rapidi, Draghi ripete spesso che non è affatto scontato che ciò accada. Insomma nei prossimi giorni tutti gli scenari sono aperti: Draghi potrebbe iniziare il tapering come anche potrebbe non iniziarlo. E tale tapering potrebbe essere molto graduale oppure abbastanza spedito. Nulla è scontato.
Il tapering farebbe chiaramente rafforzare l’euro. Mentre una conferma del QE in atto farebbe indebolire la moneta unica europea.
Tuttavia, va ricordato che la BCE è ben lontana anche dal solo pensare a quando rialzare i tassi di interesse. Sicuramente non se ne parlerà proprio per questo 2017. Ma anche nel 2018 sarà difficile sentir parlare di un Draghi che aumenta i tassi.
In ogni caso, vale un discorso simile a quello fatto per la Yellen. Un Draghi più hawkish delle attese farebbe rafforzare l’euro. Viceversa, un Draghi più dovish delle attese farebbe indebolire l’euro.
3) Trump
Il presidente americano rappresenta sempre un grande incognita, non solo in ambito politico ma anche in ambito finanziario. Sebbene è indubbio che i mercati azionari USA abbiano iniziato un fortissimo trend rialzista al seguito della sua elezione, qualche elemento di rischio sui mercati e sul dollaro legato alla sua figura c’è.
In primis, lo scandalo Russiagate. Un impeachment farebbe chiaramente indebolire moltissimo il dollaro. E anche tensioni geopolitiche eccessive potrebbero far calare il dollaro. Il rischio principale in questo caso è chiaramente la questione nordcoreana.
Conclusione: per capire l’andamento dell’EUR/USD monitora le 3 persone chiave
Volendo fare una grande sintesi, per capire l’andamento dell’EUR/USD nei prossimi mesi la cosa più semplice da fare è tenere le orecchie ben aperte su ciò che faranno e diranno le 3 persone chiave legate al cross: Yellen, Draghi e Trump.