Un'operazione strategica per continuare sulla strada della crescita.
A seguito dell’acquisto di Rogier Vivier, Tod’s prima scivola e poi recupera in Borsa, contenendo le perdite a meno di un punto percentuale.
Se anche il prezzo pagato è stato giudicato da alcuni analisti non economico, resta che per il gruppo che fa capo alla famiglia Della Valle l’operazione è strategica dato che Vivier è il marchio che più cresce all’interno dell’azienda.
La società ha infatti approvato un’operazione tra parti correlate che prevede la vendita del marchio Vivier da parte della famiglia Della Valle a Tod’s, la quale pagherà per metà in contanti e per metà in azioni di nuova emissione. Il controvalore stabilito è 415 milioni, mentre Citigroup (tra le altre cose, advisor dei consiglieri indipendenti della società ), con una nota della scorsa estate aveva valutato il gruppo 300 milioni e si aspettava che al massimo la società venisse pagata 370 milioni.
Date anche le condizioni dell’acquisizione, in ogni caso, altri analisti restano positivi sull’operazione, perché grazie a Vivier aumenterà la reddittività di Tod’s che non deve più retrocedere al marchio il 12% dei ricavi in royalties. Secondo Barlcays, che consiglia di sotto pesare il titolo con un target di 75 euro, l’operazione è nel complesso positiva perché rimuove l’incertezza che Vivier sciogliesse il suo contratto di fornitura con Tod’s. Anche se l’effetto del pagamento, in azioni e contanti, diluisce gli utili del 2,9% sui risultati attesi per il 2015. Akros, che pure valuta positivamente l’operazione, fa notare che se nel 2016 Vivier raggiungesse 150 milioni di ricavi, significa che Tod’s ha pagato il gruppo 2,8 volte le vendite, quando la stessa Tod’s vale in Borsa 2,2 volte il fatturato. Ma è anche vero che Vivier è il marchio che più cresce all’interno del gruppo marchigiano.
Infine anche Equita e Ubs, pur valutato un po’ cara l’operazione, ritengono che l’operazione sia positiva per il gruppo che fa capo alla famiglia Della Valle. Inoltre, se il mercato fosse perplesso, potrà votare contro all’assemblea convocata il 13 gennaio in prima e il 18 gennaio
in seconda