
Dalla joint venture con Unimilk, in particolare, nascerà una nuova entità di cui il colosso francese avrà il 57,5% delle azioni e che si stima riuscirà a realizzare ricavi annuali pari a circa 2 miliardi di euro.
Alla luce di questa nuova opportunità e della solida attività di Danone nei paesi in cui già opera, la banca d’affari è convinta che l’impresa francese riuscirà a realizzare una crescita di gran lunga superiore rispetto a quella delle sue principali concorrenti.
Danone ha chiuso il primo trimestre 2010 con ricavi superiori alle attese, in crescita dell’8,3% a 3,978 miliardi di euro. Danone, in particolare, prevede di realizzare nel 2010 vendite in aumento del 5% circa e un flusso di cassa da operazioni continue in crescita del 10% circa.
Di recente Danone ha anche concluso un’altra joint venture, quella con Chiquita destinata alla produzione e alla commercializzazione di frullati di frutta da banco, un prodotto che si prevede rientrerà ben presto nella lista della spesa di numerose famiglie a fronte dell’esigenza di acquistare prodotti quanto più possibile naturali e salutari.
Alla Borsa di Parigi il titolo Danone al momento perde lo 0,93% a 4,88 euro.