Come da copione l’intervento di ieri sera del presidente Ben Bernanke, ha creato notevole volatilità nei listini finanziari, che è comunque subito rientrata.
Molto interessate il commento che ha rilasciato subito dopo nel quale ha dichiarato che i tassi bassi continueranno a lungo. Secondo il commento di Filippo Diodovich market strategist di IG, Crediamo, quindi, che la politica monetaria ultra accomodante della Banca centrale del paese a stelle e strisce continuerà almeno fino a che il tasso di disoccupazione non tornerà intorno ad area 6% (confermando così le indiscrezioni delle ultime settimane). Questa potrebbe essere la prima vittoria di Janet Yellen che prenderà il posto di Bernanke dal febbraio 2014. Ricordiamo come la Yellen abbia più volte posto l’accento sulla piena occupazione.
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I mercati azionari hanno evidenziato un bel balzo in avanti segnando nuovi massimi storici in chiusura (Dow Jones IA ha chiuso la seduta con un rialzo dell’1,84% a 16168 con un top intraday a 16173, l’S&P500 ha terminato le contrattazioni di ieri sera con un incremento dell’1,66% a 1811 punti). Riteniamo che la principale ragione sia stata proprio il prolungamento del periodo del costo del denaro su livelli bassissimi. I membri del Board sono stati abili a allentare le tensioni sull’inizio del “tapering” con il cambio della forward guidance. Crediamo che l’effetto sui mercati azionari possa essere tuttavia solo di breve termine.
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Movimento al rialzo anche per il dollaro. Il dollar index è passato velocemente da 80 punti a 80,60. Qualche oscillazione importante anche sui rendimenti dei bonds. Il governativo a 10 anni di scadenza ha mostrato un rendimento salire fino al 2,92% per poi toccare un minimo a 2,82% e stabilizzarsi attorno ad area 2,88%.