Il top manager di Stm, Carlo Bozotti, ha dichiarato di attendere il ritorno all’utile nel corso del quarto trimestre del 2013, arrivando in tal modo vicini al break even nel corso del terzo periodo dell’anno. Le affermazioni sono giunte nel corso della conference call di presentazione dei conti del secondo trimestre in cui la società ha registrato risultati deludenti, che hanno generato insoddisfazione evidente all’interno dei mercati finanziari.
In particolar modo, la società ha affermato di aver chiuso il secondo trimestre dell’anno con una perdita netta di 152 milioni di dollari (0,17 dollari per azione), in peggioramento rispetto ai 75 milioni dello stesso periodo del 2012, ma in miglioramento rispetto ai 171 milioni persi nei primi tre mesi dell’anno.
Per quanto attiene la parte alta del conto economico, i ricavi netti si sono attestati a 2,045 miliardi di euro, in crescita dell’1,8 per cento su base trimestrale ma in flessione del 4,8 per cento annua. Commentando il report diramato nella conference call, il quotidiano MF evidenziava come i risultati migliori sono stati riportati da Greater China & South Asia, con una crescita dei ricavi su base sequenziale del 6 per cento, mentre le Americhe hanno fatto segnare un progresso del 5,6 per cento e la regione Emea del 5,2 per cento (vedi anche il nostro precedente approfondimento, con l’approvazione assembleare Stm del dividendo 2013, della quale abbiamo parlato poche settimane fa).
Scendendo nella lettura del conto economico, l’utile lordo del secondo trimestre è stato pari a 672 milioni (736 milioni un anno fa) e il margine lordo al 32,8 per cento, in miglioramento rispetto al 31,3 per cento dei primi tre mesi ma in calo rispetto al 34,3 per cento dello stesso periodo del 2012.
In termini di liquidità , il free cash flow è stato negativo per 134 milioni di dollari, a causa delle risorse liquide già previste per il finanziamento di St-Ericsson, rispetto al valore negativo per 65 milioni di dollari nel trimestre precedente.