Il Lingotto saluta e prepara l'Ipo a Wall Street. Da lunedì sarà il turno della nuova Fca.
Dopo centoundici anni di quotazione, Fiat saluta Piazza Affari. Il Lingotto dà l’addio oggi, per poi preparare la ricognizione sotto il nome di Fca in rappresentanza dell’accordo che la società ha siglato con il marchio Chrysler. Il debutto avverrà sempre a Milano e sul New York Stock Exchange a partire dal prossimo lunedì 13 ottobre.Sono giorni di grandi cambiamenti e di grandi novità per l’azienda automobilistica torinese, che di ‘italiano’ ha sempre meno. A cominciare dalla propria sede legale, che non sarà più a Torino ma in Olanda. Cambia anche il quartier generale finanziario, locato a Londra. Sono inoltre giorni di problemi legati all’inchiesta della commissione Ue per i presunti aiuti di Stato ricevuti in Lussemburgo nell’ottica del tax ruling. Marchionne e co. si difendono, dichiarando che il marchio non ha ricevuto agevolazioni tali da ostacolare il business dei competitor.Nel mirino dell’azienda, in un turbinio di movimenti significativi, ci sono nuovi investimenti pari a 50 milioni di euro al fine di lanciare nuovi modelli e rilanciare il brand Alfa Romeo. Si fa strada anche l’ipotesi di nuovi accordi su base euroepa, fusioni che porterebbero al potenziamento dell’azienda. I vertici del gruppo, tuttavia, non intendono vendere. Al massimo si può parlare di diluizione, come ha dichiarato John Elkann a Bloomberg. Il numero uno di Exor è stato chiaro: la famiglia Agnelli cerca alleati per potenziare la società , anche dopo i recenti ‘no’ incassati da Renault e Peugeot. Gli ultimi giorni sul listino milanese, complice il clima generale, non sono stati positivi per Fiat. Oggi il titolo ha fatto segnare un ribasso che supera l’1%, sulla falsa riga di quanto sta accadendo in termini generali. La società , in conclusione, dovrà pagare una somma complessiva di 417 milioni di euro agli azionisti che hanno esercitato il diritto di recesso.