Si chiude un quadrimestre difficile, segnato dalle incertezze provenienti da Grecia e Cina e dalla volatilità connessa ai mercati.
A seguito di giorni difficili, i listini europei trovano l’agognato rimbalzo e volano verso il recupero. Si chiude così un quadrimestre che viene mandato in archivio come uno dei peggiori degli ultimi anni.
Le difficoltà sono state notevoli: prima l’incertezza sulla Grecia, poi la crisi cinese e dunque la volatilità legata al rialzo dei tassi Usa hanno eroso dai listini globali 11.000 miliardi di dollari di valore. A queste voci di tensione si sono aggiunti di recente il tracollo delle materie prime e delle aziende del settore, le vendite sul settore biotecnologico negli Usa e il rallentamento dei mercati emergenti. Per l’indice Msci Asia Pacific, paniere rappresentativo della porzione orientale di mondo azionario, settembre ha rappresentato il quinto mese consecutivo di ribassi, peggior striscia nera dalla crisi finanziaria del 2008.
Tuttavia oggi le Borse europee sono apparse in recupero, così come i future su Wall Street. Milano si rafforza al +2,6%, Francoforte segna +2,5%,Londra +2,3% e Parigi +2,8%. Rimbalzo convinto per Volkswagen che trascina anche Fca a Piazza Affari, nonostante il caos ancora aperto sullo scandalo emissioni e nuovi rilievi – per Fca – sulle comunicazioni di incidenti e morti negli Usa: i titoli si giovano degli sconti fiscali in arrivo in Cina.
In mattinata, la Borsa di Toko ha recuperato parte dello scivolone della vigilia: il Nikkei è salito 2,7% a 17.388,15 punti sui massimi di giornata. Positive anche le altre Piazze dell’Est, con Shanghai che ha aggiunto lo 0,6% e Hong Kong in recupero dell’1,6%. “Ci aspettiamo alta volatilità , con le autorità dei Paesi asiatici che faticano a far fronte al rallentamento della crescita nella regione; e ancora settimane e mesi di dibattiti sulle prospettive della politica monetaria Fed”, commenta all’agenzia Usa Sean Callow, esperto delle valute a Sydney. Per lui, la tendenza dei prossimi mesi sarà inevitabilmente di un rafforzamento del dollaro verso i competitor. Oggi l’euro si rafforza in area 1,123 dollari e 134,9.