Difficoltà per Fca presso Piazza Affari. Il titolo prima schizza al rialzo, poi crolla insieme al comparto auto che non riesce a rialzare la testa per la paura di un allargamento dello scandalo Volkswagen e alla fine chiude in calo di oltre sette punti percentuali. Lo scandalo della casa tedesca sta dunque continuando a condizionare pesantemente i mercati.
Il gruppo dell’asse Torino-Detroit perde terreno anche malgrado le novità emerse sulla quotazione di Ferrari, che avverrà nella seconda metà di ottobre. Dal prospetto informativo depositato alla Consob americana, la Sec, è emerso che il debito lordo della casa del Cavallino rampante sarà di 1,96 miliardi e quello netto di 1,6 miliardi di euro, livello ben superiore alle attese degli analisti.
Il rapporto debito su ebitda (margine operativo lordo) si attesterà attorno a 2,1 volte. Gli esperti di Intermonte hanno commentato che la notizia è positiva per Fca, visto che si ridurrà maggiormente il debito in capo alla casa controllante e si abbatterà dunque il costo del debito. Gli analisti della sim hanno confermato la raccomandazione di ‘outperform’ con target di prezzo a 16,5 euro.
Sempre dalle comunicazioni alla Sec è emerso che nel gruppo delle banche in campo per l’Offerta pubblica iniziale di Maranello a New York entrano anche l’italiana Mediobanca e Jp Morgan. Già in precedenza Ferrari aveva comunicato come joint bookrunner dell’operazione Ubs, Merrill Lynch, Banco Santander e Bnp Paribas.
La registrazione alla Sec al fine di quotarsi a Wall Street era già stata fatta dal gruppo del Cavallino Rampante durante lo scorso 23 luglio. Il consorzio originale, viene spiegato dalla Ferrari, è Ubs, Merril Lynch e Banco Santander. A queste si sono poi aggiunte Bnp-Paribas, Mediobanca, Jp Morgan e Allen & Co.