Lo sbarco in Borsa è parte dell'iter di privatizzazioni voluto dal Governo, che coinvolgerà anche Poste Italiane e Ferrovie dello Stato.
Enav, la società che effettua monitoraggio e gestione del traffico aereo e civile in Italia, è pronta a sbarcare in Borsa.
Come spiegato dal Ministero dell’Economia e Finanza (MEF), unico azionista della società , l’IPO di Enav fa parte del processo di privatizzazioni voluto da Renzi che coinvolgerà anche Poste Italiane e Ferrovie dello Stato.
Secondo le previsioni del Governo, il gettito proveniente dalle privatizzazioni di Poste Italiane, di Enav e di Ferrovie dello Stato dovrebbe essere dello 0,4% sul PIL di quest’anno e dello 0,5% sul PIL del 2016.
L’IPO di Enav seguirà quindi quello diPoste Italiane, per il quale si aspetta solamente il via libera al prospetto, previsto per il 10 ottobre, da parte della Consob; bisognerà aspettare ancora qualche mese invece per l’IPO di Ferrovie dello Stato che probabilmente avverrà nel secondo semestre del 2016.
IPO Enav: quota sul mercato al 49%
Come annunciato dal MEF, entro la prima metà del 2016 è prevista l’alienazione parziale della società fino a un massimo del 49% del capitale, tramite il ricorso “a un’offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti di Enav e delle sue controllate, e agli investitori istituzionali italiani e internazionaliâ€.
Nonostante l’IPO di Enav sia prevista per il primo semestre del 2016, molto dipenderà dall’andamento dei mercati; infatti, il persistere di un’elevata volatilità dei mercati potrebbe ritardare l’operazione.
IPO Enav: le banche per il collocamento
Il Ministero dell’Economia e Finanze ha spiegato quale sarà la struttura del consorzio di garanzia e collocamento per l’IPO di Enav:
- l’incarico di global coordinator è stato affidato a Barclays Capital, Credit Suisse e a Mediobanca;
- l’incarico di joint bookrunner è stato affidato a JP Morgan e ad Unicredit.