
Nella giornata di ieri la borsa americana ha trascinato con sé tutti gli altri principali listini, anche europei. A Wall Street sono stati molto sentiti i dati riguardanti l’occupazione Usa, che si sono rilevati addirittura peggiori delle previsioni.
Comunque i listini americani non sono scesi sotto la soglia psicologica rappresentata dai 1000 punti, il Dow Jones ha chiuso la seduta in ribasso dello 0,42% a 9281 punti, il Nasdaq ha perso lo 0,91% a 1993 punti mentre l’S&P 500 ha ceduto lo 0,30% a 1003 punti.
Di riflesso anche le borse europee hanno chiuso con segno negativo, proprio influenzate in chiusura dall’apertura della giornata in America, a Milano il Ftse Mib ha chiuso perdendo lo 0,02% e l’All Share lo 0,08%, praticamente invariati, mentre sono andate peggio le altre piazze del Vecchio Continente: Parigi -0,51%, Francoforte -1,18% e Londra -0,5%.
A Piazza Affari è proseguito l’effetto benefico della trimestrale per Unicredit che ha continuato a guadagnare mettendo a segno un rialzo del 3,9%, spinta anche dai giudizi sempre più positivi degli analisti, nello specifico Credit Suisse ha confermato il giudizio outperform e target price a 2,3 euro così come Equita ha alzato target price da 2,3 a 2,8 euro.
Durante la seduta sembravano guadagnare bene anche gli altri bancari, ma poi sul finale di giornata hanno girato in negativo, come detto, a causa dei dati Usa: Banco Popolare -0,68% e Intesa Sanpaolo -0,38%. Da segnalare i rialzi di titoli assicurativi come Fonsai a +2,17% e Atlantia +2,25%.
Comunque i listini americani non sono scesi sotto la soglia psicologica rappresentata dai 1000 punti, il Dow Jones ha chiuso la seduta in ribasso dello 0,42% a 9281 punti, il Nasdaq ha perso lo 0,91% a 1993 punti mentre l’S&P 500 ha ceduto lo 0,30% a 1003 punti.
Di riflesso anche le borse europee hanno chiuso con segno negativo, proprio influenzate in chiusura dall’apertura della giornata in America, a Milano il Ftse Mib ha chiuso perdendo lo 0,02% e l’All Share lo 0,08%, praticamente invariati, mentre sono andate peggio le altre piazze del Vecchio Continente: Parigi -0,51%, Francoforte -1,18% e Londra -0,5%.
A Piazza Affari è proseguito l’effetto benefico della trimestrale per Unicredit che ha continuato a guadagnare mettendo a segno un rialzo del 3,9%, spinta anche dai giudizi sempre più positivi degli analisti, nello specifico Credit Suisse ha confermato il giudizio outperform e target price a 2,3 euro così come Equita ha alzato target price da 2,3 a 2,8 euro.
Durante la seduta sembravano guadagnare bene anche gli altri bancari, ma poi sul finale di giornata hanno girato in negativo, come detto, a causa dei dati Usa: Banco Popolare -0,68% e Intesa Sanpaolo -0,38%. Da segnalare i rialzi di titoli assicurativi come Fonsai a +2,17% e Atlantia +2,25%.