Il discorso di Bernanke ha chiarito che gli Usa avranno obbligatoriamente..
Il discorso di Bernanke ha chiarito che gli Usa avranno obbligatoriamente la necessita di espandere il proprio deficit e i mezzi che verranno destinati al settore bancario saranno di circa 700 miliardi di Usd. Il governatore della banca centrale ha anche detto che il salvataggio di AIG lo ha particolarmente “infastidito” rispetto ad altri interventi governativi ma l’obiettivo della Fed deve comunque essere quello di permettere al sistema finanziario di continuare ad andare avanti e quindi non si tirerà indietro neanche in questo caso.
Nella giornata di oggi vedremo quali saranno le condizioni del settore non manifatturiero che conta per circa il 70% dell’attivita economica del paese. L’indice di riferimento dovrebbe calare a 41 da 42.9 segnando l’ennesimo ribasso ma comunque di poco sopra al minimo raggiunto in Novembre. Nonostante questo la fiducia dei consumatori si trova ai minimi storici e dovrebbe segnalarsi a 25.0. La recessione oramai dura da 14 mesi circa ma questi dati ci faranno capire se si sta iniziando a risalire la china. Non si esclude che ci possa essere volatilità durante la pubblicazione dei risultati oggi pomeriggio.
L’Euro ha chiuso ieri sotto gli 1.2550 e il GbpUsd ha chiuso poco sopra 1.40 e non si escludono ulteriori ribassi a breve. La decisione della Bce e della BoE potranno in qualche modo influenzare le quotazioni nelle prossime ore. I cali nei dati sull’inflazione lasciano spazi a nuovi tagli e questo potrebbe far scendere l’Euro. Domani analizzeremo quali potranno essere le reazioni dei mercati alle decisioni delle banche centrali.
Per oggi da seguire I dati su Purchasing Managers’ Index (PMI) nel Regno Unito che sara anche questa volta in calo ma vicino ai minimi di Novembre. Nella mattinata lo stesso dato verrá pubblicato relativamente alla zona Euro e soprattutto seguiremo con interesse l’andamento delle vendite al dettaglio che daranno una indicazione sull’andamento dei consumi nel mese di Gennaio. In vista del dato sui NFP di venerdi riteniamo utile seguire con molto interesse i dati sull’ADP employment dagli Usa che spesso anticipa quello che verrá comunicato con il tasso di disoccupazione. Sembra che la disoccupazione non accenni a scendere.