Le Borse europee chiudono in modo debole la settimana senza farsi influenzare dal tono vispo di Wall Street e delle Borse asiatiche. Pochi dati importanti a livello macroeconomico hanno reso gli scambi scarsi. La sola notizia di peso riguarda l’indice Ifo sulle imprese tedesche, con la fiducia superiore alle aspettative.
Negli Stati Uniti, Wall Street vive invece una giornata molto attiva con Dow Jones che supera il record dei 16 mila punti per la prima volta nella sua storia grazie soprattutto ai buoni dati del mercato del lavoro americano. Si è registrato un calo della richiesta dei sussidi di disoccupazione in una settimana di circa 16 mila unità e sotto di circa 3 mila unità alla stima degli economisti, facendo segnare un livello che non si vedeva da due mesi. Inoltre, la notizia del possibile ulteriore slittamento del tapering di qualche mese ha influenzato i mercati e il dollaro rimane debole a 1,3493 rispetto all’euro.
Per le Borse europee, quindi, poche variazioni e situazione non proprio entusiastica. Piazza Affari è a -0,04% peggiore delle altre. Parigi sale dello 0,04%, mentre Londra e Francoforte sono invariate. A Milano l’Ftse Mib mette in evidenza Fiat. La valutazione di Chrysler a 10 miliardi con la possibilità per Fiat di acquisire il 41,5% della compagnia automobilistica americana che è dei sindacati porterebbe a un risparmi di 1 miliardo. Su queste basi, il titolo oggi è in crescita.
In Giappone il Nikkei ha chiuso la seduta in rialzo dello 0,1%. Una piccola crescita dopo le “sbornie†della settimana. Il guadagno settimanale del Nikkei è dell’1,4% e nella settimana precedente è stato dello +7,7%.