Gli attentati di Parigi non influiscono sui listini.
Le Borse europee archiviano la seduta ottimamente, in questo secondo giorno della settimana, dimostrando che per gli investitori i fatti terroristici di Parigi e le possibili conseguenze sullo scenario internazionale non hanno un peso decisivo sulle loro scelte.
Ciò invece si verifica con l’aspettativa per le mosse delle Banche centrali.
Dopo la tenuta di lunedì, Piazza Affari recupera il 2,28% in linea conFrancoforte (+2,44%). Londra chiude in rialzo dell’1,99%, mentre Parigi sale del 2,77%. La Francia ha chiesto comprensione a Bruxelles, dicendo che oltrepasserà i vincoli sul deficit stabiliti dai Trattati europei. Il premier Manuel Valls ha giustificato la richiesta “con la necessità di rafforzare la sicurezza a causa degli attentati del 13 novembre. La Commissione Ue – ha spiegato Valls a France Inter – deve capire che la lotta contro l’Isis riguarda la Francia, ma anche l’Europa”. Da Bruxelles sono arrivati i giudizi sulle Finanziarie dei Paesi membri: l’Italia è stata rinviata di fatto a marzo. Wall Street, reduce da una seduta in netto rialzo, procede ancora positiva: alla chiusura dei mercati europei il Dow Jones sale dello 0,6%, l’S&P 500 dello 0,5% e il Nasdaq dello 0,7%.
In Italia si guarda ai dati della bilancia commerciale di settembre, con un surplus a 2,2 miliardi dagli 1,9 del settembre 2014. Nel Regno Unito l’inflazione di ottobre si muove come da attese: calo dello 0,1% annuo e crescita dello 0,1% mensile. In Germania sale la fiducia degli investitori, nonostante la frenata dei Paesi emergenti e lo scandalo Volkswagen: a novembre l’indice Zew registra un rialzo delle aspettative sull’economia a 10,4 da 1,9 del mese precedente, decisamente al di sopra della previsione di un rialzo a 6,0.