Il crollo di Mediaset influisce negativamente sulla sessione. Bene Francoforte.
La sessione è fiacca per le borse europee in assenza di dati macro rilevanti. I principali listini del Vecchio Continente hanno chiuso contrastati intorno alla parità , appesantiti nel finale dall’apertura sottotono della borsa americana.
A Milano, unico piazza finanziaria in Europa a chiudere sotto la parità lasciando sul terreno lo 0,3% a 22.385 punti, ha pesato significativamente il crollo di Mediaset (-9,4% a 4,272 euro) dopo i conti dei primi nove mesi rilasciati ieri.
Francoforte ha invece ricavato lo 0,7%, Parigi lo 0,8% e Londra lo 0,3%. Sul mercato obbligazionario lo spread tra i titoli di Stato tedeschi e quelli italiani ha chiuso in calo a quota 101 punti base. Si è avvicinato al limite inferiore di quota 1,07 euro il cross euro-dollaro, che ha chiuso sui minimi di giornata a 1,0712.
A livello macroeconomico oggi è stata registrata una calma piatta, ad eccezione del dato sulla disoccupazione nel Regno Unito che è sceso oltre le aspettative portandosi al 5,3%. Sul fronte della politica monetaria, invece, secondo quanto hanno detto fonti a conoscenza della possibile estensione del programma all’agenzia Reuters, la Bce starebbe valutando l’acquisto di emissioni di città come Parigi e regioni come la Baviera.
L’acquisto dei bond degli enti territoriali potrebbe essere una delle misure per implementare il Qe anche se, secondo una delle fonti, i tempi sono stretti per un lancio a dicembre, più probabile il prossimo marzo. La Bce non ha però voluto commentare.
Stando ai dati, vi sono in circolazione circa 500 miliardi di dollari di obbligazioni emesse da città e regioni europee. Le regioni hanno emesso oltre 76 miliardi di dollari di obbligazioni lo scorso anno. “Alcune città in Spagna e in Italia sono al collasso, ma una città sarà sempre lì. Qualcuno rimborserà sempre il debito. Hanno il supporto del governo e la capacità di alzare le imposte”, ha detto una delle fonti.