Giornata ricca di bilanci, che termina bene a Milano.
Oggi a Milano è stato un giorno ricco di comunicazione dei dati trimestrali. Piazza Affari ha mandato in archivio la seduta con l’Ftse Mib in progressione dello 0,8%.
A determinare l’approccio incerto degli investitori non sono stati chiaramente i conti di specifiche quotate ma i timori per quello che sarà l’esito finale delle lunghe trattative tra la Grecia e l’Europa su debito e riforme (Grecia, Varoufakis: accordo a breve. E Putin chiama Tsipras: pronti i fondi per il gasdotto). Alle solite paure provenienti da Atene si sono poi sommati anche i timori per il risultato elettorale in Gran Bretagna con molti esperti di scienza politica che paventano la possibilità che il responso delle urne non sia affatto chiaro.
In questo contesto la Borsa di Milano ha aperto la seduta con l’Ftse Mib in leggero rosso. Davvero pochi i titoli che si sono presi la scena nella prima parte della giornata. Tra i verdi ha brillato Finmeccanica, fresca di accordo con il ministro della Difesa per rinnovare la flotta della Marina Militare italiana (Apertura Borsa Milano: Finmeccanica positiva, Ftse Mib in rosso) mentre tra le quotate più esposte alle vendite c’è stata Enel a cui abbiamo dedicato un articolo di approfondimento (Enel in profondo rosso. Cosa preoccupa il mercato?).
Il trend negativo di Piazza Affari si è arrestato nel corso della giornata con l’Ftse Mib che è quindi passato in verde nonostante l’avvio contrastato della borsa di Wall Street (Wall Street apre contrastata sui dati ambigui sull’occupazione e i tassi USA).
Chiusura Borsa Milano: i colori dell’Ftse Mib
A prendersi la scena nella seduta di oggi sono state due quotate che hanno pubblicato i conti del primo trimestre: Prysmian e Azimut. La prima ha messo a segno un balzo del 6,35% (Prysmian vola con la trimestrale: balzano utile, ricavi e Ebitda) mentre la quotata del risparmio gestito ha chiuso avanti del 3,87% (Trimestrale record per Azimut: boom utile netto nei primi 3 mesi).