Gli operatori finanziari e gli investitori dei mercati borsistici internazionali che fanno quotidianamente operazioni di compra vendita di strumenti finanziari in tutte le piazze mondiali, sembrano rimasti alla finestra, in attesa di notizie più certe su ciò che deciderà il Fomc cioè il braccio che decide la politica monetaria negli Stati Uniti, la più importante economia al mondo, in seno alla Federal Reserve, la Banca Centrale americana in merito alla continuazione o meno degli stimoli.Â
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Secondo l’analisi sui mercati finanziari giornaliera di Vincenzo longo di IG “L’indice Zew sulla fiducia degli investitori tedeschi a dicembre ha mostrato un miglioramento sia sulla parte corrente a 32,4 punti (da 28,7 di novembre) sia di quella prospettica a 62 punti (da 54,6). Si tratta del valore più alto da aprile 2006. Anche i rispettivi dati sull’eurozona hanno mostrato un sensibile miglioramento, con la parte prospettica che si è portata a 68,3 punti dai 60,2 di novembre.
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Il maggior ottimismo degli investitori tedeschi sembra trovare fondamento grazie soprattutto:
– all’atteggiamento accomodante della Bce. Le parole di Draghi sull’arsenale a disposizione della Banca centrale sembrano convincere gli operatori che nell’immediato l’Istituto di Francoforte possa passare all’azione;
– alla formazione della grosse koalition in Germania;
– al vivace miglioramento dell’economia Usa che potrebbe fare da traino all’export dell’eurozona.
I mercati sono rimasti abbastanza anonimi a questi dati. Il forte balzo di ieri ha portato un fisiologico sell off. A poche ore dall’inizio del meeting del Fomc gli investitori sembra prevalere la cautela”.