La società britannica non andava così male dal 2003, e pare aver risentito più di alcune altre "colleghe"..
La società britannica non andava così male dal 2003, e pare aver risentito più di alcune altre “colleghe” della crisi finanziaria, che ha falcidiato la domanda per il trasporto aereo di persone.
British Airways ha infatti ceduto oltre il 10% alla LSE, giungendo a toccare i 145 pence, come il 30 marzo 2003.
Il risultato era però nell’aria. Oltre che a causa di un trend complessivo particolarmente deprimente, a penalizzare la compagnia sono i continui dati sulla vendita dei biglietti e sul numero di passeggeri trasportati, in calo sia nelle classi economiche che in quelle premium e business.
I ricavi continuano così a calare, minando la possibilità di una ripresa della redditività che si sarebbe potuta ottenere contando sul calo dei prezzi del carburante.
Oltre che British Airways, cali pesanti hanno contraddistinto la giornata di negoziazione di tutti i vettori europei, con Air France – KLM Group, Scandinavian Airlines e i principali competitori in calo oltre il 6-8%.