Non si sa ancora quando Ferrari sbarcherà in Borsa, ma secondo quanto rivelato dall'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne nel caso...
Le dichiarazioni di Marchionne, dunque, hanno consentito di effettuare una stima approssimativa del valore dell’Ipo Ferrari e che dopo le parole del manager si è rivelata di gran lunga superiore alle ipotesi avanzate dagli analisti, che avevano previsto una valutazione pari a circa 3 miliardi di euro.
Le parole dell’amministratore delegato assumono una certa rilevanza se unite ad alcuni rumors di stampa, secondo cui per salire al 51% di Chrylser la casa automobilistica torinese sarà costretta a sborsare circa 1,5 miliardi di dollari, in quanto tale manovra è subordinata alla restituzione da parte di Chrysler del debito da 7 miliardi di dollari con il governo.
Per arrivare a detenere la maggioranza di Chrysler, dunque, occorre liquidità , un qualcosa che Fiat può facilmente ottenere procedendo alla quotazione in Borsa della casa di Maranello. Nel corso dell’intervista rilasciata a Bloomberg, Marchionne afferma di considerare Ferrari “un marchio sacro” e aggiunge di sapere bene che può quotare Ferrari in Borsa in qualunque momento, pur sottolineando che al momento sulla sua scrivania non c’è questo progetto.
Le dichiarazioni di Marchionne pur avendo fatto discutere non hanno influito positivamente sulla quotazione Fiat a Piazza Affari, che al momento segna una flessione dell’1,58% a 6,24 euro. In calo anche Fiat Industrial, che cede lo 0,80% a 9,94%.
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