Pesante battuta d’arresto alla borsa di Milano per il titolo Telecom Italia, che a metà mattinata perde il 5,5% quotando a 0,703 euro
Pesante battuta d’arresto alla borsa di Milano per il titolo Telecom Italia, che a metà mattinata perde il 5,5% quotando a 0,703 euro dopo la decisione di Anatel, l’authority brasiliana delle telecomunicazioni, di bloccare la vendita dei nuovi piani tariffari delle tre maggiori società di telefonia mobile che operano nel paese carioca: Tim Brazil, controllata proprio da Telecom Italia, Oi e Claro. In base a quanto scritto nei comunicati delle principali agenzie di stampa internazionali, la decisione è una diretta conseguenza degli scarsi servizi sulla rete e dei reclami dei clienti.
Le tre compagnie summenzionate rappresentano tutte insieme il 70% del mercato della telefonia mobile in Brasile. In particolare, Tim Brazil non potrà vendere i suoi servizi in 19 dei 27 stati carioca. Inoltre, nel giro di un mese, le tre compagnie telefoniche dovranno presentare al regolatore i piani di investimento per migliorare i loro servizi.
Il titolo del gruppo di tlc italiano guidato da Franco Bernabè è letteralmente crollato in borsa e attualmente si trova sui minimi di giornata, vicino al breakout del supporto “psicologico†di 0,70 euro. Ieri, invece, le azioni Telecom Italia avevano guadagnato il 2%, dopo alcuni giorni passati all’insegna dell’incertezza. Da inizio mese il titolo Telecom ha perso più dell’11% a Piazza Affari.
Da un punto di vista tecnico, le azioni Telecom continuano a muoversi all’interno di un trend lateral-ribassista di medio periodo con i prezzi ormai molto lontani dalla soglia psicologica di 1 euro. Se oggi il titolo dovesse chiudere sotto 0,7 euro, è molto probabile un aumento della pressione ribassista con approdo nel giro di pochi giorni sul supporto di area 0,65 euro.