L'agenzia di rating Standard & Poor’s ha spiegato di aver deciso di declassare il titolo del colosso energetico italiano alla luce delle difficili condizioni di mercato...
L’agenzia di rating ha spiegato di aver deciso di declassare il titolo del colosso energetico italiano alla luce delle difficili condizioni di mercato, a cominciare dalla situazione economica e finanziaria della stessa Italia e che solo pochi giorni fa ha contribuito ad un calo delle borse europee e dell’andamento del cambio euro dollaro per via rischio contagio derivante dal suo elevato debito.
A rendere ancora più complicata la situazione per Eni nel corso dei prossimi mesi, secondo quanto affermato da Standard & Poor’s, saranno anche ritardi in Kazakhistan e il possibile rallentamento in alcuni paesi Oecd.
A Piazza Affari, tuttavia, la quotazione Eni sembra non risentire affatto della valutazione negativa arrivata dall’agenzia di rating, intorno alle 16:00 il titolo registra infatti un rialzo dello 0,19% a 15,57 euro.
[LEGGI] ENI E SAIPEM INDAGATE PER PRESUNTE TANGENTI
L’andamento della quotazione Eni nel corso delle ultime settimane sembra non aver risentito neanche della vicenda giudiziaria nell’ambito della quale Eni e Saipem sono state iscritte dalla procura di Milano nel registro degli indagati a seguito di un’indagine legata ad un’ipotesi di corruzione internazionale in merito ad alcune presunte tangenti che sarebbero stata pagate ai manager dell’Eni per appalti in Iraq e Kuwait.