Non si ferma la corsa in borsa del titolo Camfin, che anche ieri ha chiuso in forte crescita dopo essere stato anche sospeso per eccesso di rialzo
Non si ferma la corsa in borsa del titolo Camfin, che anche ieri ha chiuso in forte crescita dopo essere stato anche sospeso per eccesso di rialzo. Il titolo, quotato a Piazza Affari con il simbolo CMF, ha messo a segno una performance del 7,14% chiudendo a 0,45 euro. Nel corso della seduta di ieri, caratterizzata da scambi enormi (26,9 milioni di azioni passate di mano), il valore delle azioni era salito fino a 0,4799 euro, ovvero sui livelli più alti da novembre 2009.
Negli ultimi trenta giorni il titolo Camfin ha guadagnato più del 56% alla borsa di Milano, passando da area 0,2880 euro fino a un massimo di 0,48 euro. Intanto, domani è atteso il consiglio di amministrazione di Gpi, con l’obiettivo di far chiarezza sulla situazione che ha creato le tensioni tra i due partner della holding – Tronchetti e Malacalza – che controlla il 41,7% di Camfin.
La riunione di domani non dovrebbe sciogliere definitivamente tutti i nodi di questa vicenda. Gli schieramenti vedono da un lato Marco Tronchetti Provera, l’ad Giorgio Bruno, Alberto Pirelli e Ilaria Tronchetti; dall’altro lato troviamo la famiglia genovese che è rappresentata nel board di Gpi da Mattia Malacalza, Giampiero Succi e Marco Caneva.
Il motivo della diatriba Tronchetti-Malacalza è la denuncia di quest’ultimo alla Consob di presunte scorrettezze messe in atto dal board di Camfin nell’approvazione di un bond convertibile in azioni Pirelli per far fronte alle imminenti scadenze sul debito. I Malacalza avevano avanzato l’ipotesi di un aumento di capitale, ma l’idea non era mai stata presa in considerazione dal board Camfin.