Telecom in caduta libera: dopo aver archiviato la seduta di Giovedì con il segno meno (a Piazza Affari il titolo ha perso l’1,88% chiudendo ai minimi di 0,471 euro) e dopo il downgrade da parte dell’agenzia di rating Fitch, il gruppo rischia ora di subire il declassamento di Moody’s, che ha da mesi attribuito a Telecom il giudizio Baa3. Per l’agenzia statunitense il credit rating del gruppo si colloca all’ultimo livello dell’investment grade, con outlook negativo. Ad un passo dalla “spazzaturaâ€!Dopo l’annuncio da parte del management di Telecom di adottare misure per recuperare 800 milioni, Moody’s potrebbe forse decidere di mettere il gruppo in credit watch, dunque sotto osservazione, con implicazioni negative. Se la scure del downgrade non dovesse abbattersi, quello di Moody’s rappresenterebbe in ogni caso una sorta di ultimatum e innescherebbe il countodown per Telecom: l’azienda dovrà dimostrare entro i prossimi tre mesi di poter mantenere i ratio entro gli attuali limiti di rating, di trovare soluzioni strutturali e onorare gli impegni presi per la riduzione del debito del gruppo.
“La nostra decisione di mettere il rating di Telecom Italia sotto osservazione per un possibile downgrade è dovuta principalmente al deterioramento dei ricavi e dell’ebitda domestici in seguito al peggioramento dell’economia, all’elevata disoccupazione, agli avversi effetti regolatori e alla maggiore concorrenza in Italia”, ha fatto sapere Moody’s. Telecom, citata in giudizio da Vodafone per abuso di posizione dominante, ha registrato una perdita di 1,4 miliardi di euro nel primo semestre 2013, su cui hanno fortemente inciso le svalutazioni da avviamenti. Sempre secondo l’agenzia di rating, il mancato raggiungimento di alcuni target da parte di Telecom, avrebbe pesato in maniera significativa.
“Questo sviluppo negativo avviene nonostante il gruppo abbia parzialmente mitigato gli effetti di un mercato duro” ha aggiunto Moody’s. L’eventuale declassamento, come precisato dalla stessa agenzia, potrebbe giungere dopo la diffusione dei risultati del secondo trimestre di Telecom, delle nuove previsioni del management del gruppo e della revisione della guidance.
Anche se le liquidità del gruppo saranno sufficienti per rispettare le scadenze del debito sino al 2015, un ulteriore downgrade rischierebbe evidentemente di far precipitare la situazione: Telecom potrebbe scivolare e avvitarsi in una spirale pericolosa, soprattutto se si considera il deterioramento dei ricavi e il calo dei margini operatici registrati sul mercato italiano.