
La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di tagliare il target price di Enel Green Power in quanto ritiene che i conti relativi al secondo trimestre dell’anno siano piuttosto deboli. Inoltre, nonostante le buone prospettive offerte dal mercato delle energie rinnovabili, secondo Banca Leonardo non si può non prendere in considerazione l’elevato indebitamento del gruppo.
Enel Green Power, ricordiamo, ha archiviato il primo semestre dell’anno con un utile netto pari a 300 milioni di euro, ossia in crescita del 18,6% rispetto ai 253 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi si sono attestati a 1,334 miliardi di euro, ossia in crescita del 28,4% rispetto ai 1,039 miliardi dei primi sei mesi del 2010. Il risultato operativo è aumentato del 46,3% passando da 415 a 607 milioni, mentre il margine operativo è cresciuto del 34,9% passando da 615 a 878 milioni.
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Al 30 giugno 2011 l’indebitamento netto del gruppo è risultato pari a 3.672 milioni, in crescita rispetto ai 3.092 milioni registrati al 31 dicembre 2010 e superiore rispetto ai 3,520 miliardi attesi in media dal consenso.
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A Piazza Affari la quotazione Enel Green Power sembra non aver risentito della valutazione negativa arrivata dagli analisti di Banca Leonardo, in tarda mattinata segna infatti un rialzo dello 0,77% a 1,701 euro.
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