È stata dimezzata la stima di crescita da parte del Fondo monetario internazionale del Pil italiano per il 2014. La stima attuale è di una crescita pari allo 0,3% contro le indicazioni precedenti che vedevano il prodotto interno lordo italiano salire dello 0,6% (stima dell’aprile scorso). Quello italiano è il valore più basso fra le economie avanzate. È stata invece confermata  la stima di crescita dell’1,1% per il 2015.
Il dato è stato comunicato con l’aggiornamento del World Economic Outlook. L’Organismo si schiera in questo modo con le revisioni al ribasso giunte da più fonti, private e istituzionali, nei giorni scorsi e che hanno peggiorato il consensus sull’andamento dell’economia italiana nel 2014. Bankitalia la scorsa settimana ha tagliato le stime di crescita per quest’anno portandole allo 0,2% dallo 0,7% e il centro studi di Confindustria ha indicato una dinamica piatta del Pil per il 2014. La stima data dal governo nel documento di Economia e Finanza, presentato nel mese di aprile, è per una crescita dello 0,8%.
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Nell’Eurozona, vanno meglio, Germania ma anche Spagna. Per l’economia spagnola è atteso un +1,2%, dato rivisto al rialzo dello 0,3% riguardo alle previsioni del Fondo di tre mesi fa. Nel confronto con la Spagna, l’Italia non recupera neanche nel 2015 quando segnerà un +1,1% (invariato) contro una crescita spagnola pari a un +1,6% (lo 0,6% in più rispetto al Weo di aprile). Per quel che riguarda la Francia, è attesa per quest’anno una crescita dello 0,7% e un’espansione dell’1,4% per l’anno prossimo. In entrambi i casi però le previsioni sono state riviste al ribasso rispettivamente dello 0,3% e dello 0,1%.