Nervi tesi sullo scenario politico italiano e lo spread risale. I timori per un’improvvisa caduta del governo Letta appaiono sempre più fondati
Nervi tesi sullo scenario politico italiano e lo spread risale. I timori per un’improvvisa caduta del governo Letta appaiono sempre più fondati, dopo che i principali esponenti del Pdl hanno chiesto subito l’abolizione definitiva dell’Imu e al Pd di non votare a favore della decadenza di Silvio Berlusconi. Il Pd, però, non ci sta. Il segretario Guglielmo Epifani ha dichiarato che il Pd voterà a favore della decadenza di Berlusconi e non cederà ai ricatti del centro-destra. Intanto, però, lo spread Btp-Bund riprende quota a 245 punti base.
Ora il rendimento del titolo di stato decennale italiano, indicato come benchmark nella valutazione dello spread con il pari scadenza Bund tedesco, evidenzia un aumento al 4,37%. Qualche giorno fa lo spread era sceso fino in area 230 punti base, toccando i livelli più bassi degli ultimi due anni. Il premier Enrico Letta ha dichiarato che sarebbe una “follia†far cadere ora l’esecutivo. Il capo del governo ritiene che sull’Imu si riuscirà a trovare un accordo entro fine mese.
La tensione sullo spread italiano sta favorendo anche la forte discesa di Piazza Affari, dove l’indice azionario FTSE MIB perde l’1,76% a 17.037,52 punti. Tra ititoli peggiori troviamo Mediaset, in calo del 3,87% a 3,23 euro, Gtech (-3,63% a 20,95 euro) e Fondiaria-Sai (-3,04% a 1,465 euro). Tra i bancari il titolo peggiore è al momento Banca Mps, che cede il 2,8% a 0,2221 euro. Male anche Unicredit, in calo del 2,75% a 4,45 euro.
Secondo Alberto Silvatici, money manager per Carige Asset Management, “quella odierna è una giornata tranquilla sui listini: Londra è chiusa e in Italia c’è attesa per capire gli sviluppi sul fronte politicoâ€. Ad ogni modo il gestore suggerisce maggiore cautela sull’azionario italiano, in vista degli importanti appuntamenti politici e macroeconomici del prossimo mese (leggi anche mercati finanziari: settembre da bollino rosso).