La fusione tra Made in Italy 1 e SeSa si farà . Sul listino Aim di Borsa Italiana sbarcherà , dunque, SeSa al posto dell’attuale Spac nella quale si fonderà per incorporazione
La fusione tra Made in Italy 1 e SeSa si farà . Sul listino Aim di Borsa Italiana sbarcherà , dunque, SeSa al posto dell’attuale Spac nella quale si fonderà per incorporazione. Made in Italy 1, quotata sull’Aim dal 27 giugno 2011 quando raccolse 50 milioni di euro corrispondenti a 5 milioni di azioni ordinarie, cambierà denominazione in SeSa spa. Lo sbarco in borsa della società toscana dovrebbe aprire la strada verso la quotazioni di nuove Pmi italiane. Il concambio definito con gli azionisti storici di SeSa ricnosce a Made in Italy 1 un valore unitario per azione di circa 10,5 euro.
Ieri Made in Italy 1 ha chiuso a 9,94 euro. Quando la fusione andrà definitivamente in porto, l’obiettivo di SeSa è migrare sul mercato MTA presentando una nuova small cap con una capitalizzazione di mercato che dovrebbe aggirarsi intorno ai 135 milioni di euro. SeSa, quinta azienda per giro d’affari in Toscana, è stata scelta da Made in Italy 1 per le sue doti di leadership nel settore della distribuzione a valore di IT solutions applicate alle Pmi.
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Simone Strocchi, presidente e amministratore delegato di Made in Italy 1, ha affermato che erano stati presi in considerazione più di 50 dossier promettenti, ma alla fine si è optato per SeSa. La società ha una crescita comprovata da oltre 30 anni di successi sia in termini di redditività che di fatturato. Il management è davvero in gamba e il bilancio è molto solido.
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Il processo di selezione è durato più di un anno. L’ultimo bilancio di SeSa è stato davvero ottimo. Il fatturato è stato pari a 800 milioni di euro, l’ebitda 38 milioni di euro e l’utile netto 16,4 milioni di euro. La generazione di cassa è stata pari a 15 milioni di euro circa, mentre la posizione finanziaria netta è stata inferiore ai 5 milioni.