Seat Pagine Gialle ha chiuso la seduta di borsa di ieri con un rialzo del 4,17% a 0,005 euro, dopo aver toccato il minimo più basso di sempre a 0,0045 euro. Il prossimo anno la società dovrebbe chiudere il bilancio con un nuovo calo del fatturato
Seat Pagine Gialle ha chiuso la seduta di borsa di ieri con un rialzo del 4,17% a 0,005 euro, dopo aver toccato il minimo più basso di sempre a 0,0045 euro. Il prossimo anno la società dovrebbe chiudere il bilancio con un nuovo calo del fatturato. Tuttavia, il management si aspetta ricavi 2013 più alti rispetto a quest’anno. Il 2012 dovrebbe chiudersi con una flessione a doppia cifra bassa (low double digit). Inoltre, nel breve termine la società non tornerà sul mercato dei capitali per emettere corporate bond.
I ricavi della società dipendono per oltre il 90% del totale dalla pubblicità , che è attesa ancora molto debole nei prossimi mesi. Inoltre, Seat Pagine Gialle ha un ritardo di circa 6-9 mesi dal momento dell’ordine alla contabilizzazione nel fatturato. La società dovrebbe sperimentare un primo semestre 2013 ancora molto negativo, ma nella seconda parte del prossimo anno potrebbe esserci una leggera ripresa.
Per quanto riguarda l’indebitamento finanziario netto della società , ieri a Milano il cfo Massimo Cristofori ha dichiarato, in un incontro con la stampa, che Seat Pagine Gialle dovrà rimborsare 70 milioni di euro nel 2013. Altre scadenze importanti sul debito sono attese nel 2014 (80 milioni di euro) e nel 2015 (90 milioni di euro). Cristofori ha dichiarato che “lo scaglione grosso è di 326 milioni nel 2016 e 815 milioni nel 2017â€.
Seat Pagine Gialle ha oggi 200 milioni di euro in cassa, per cui ha tre anni di respiro davanti a sé prima delle scadenze più rilevanti. La società ha un azionariato molto frammentato: il primo azionista è Anchorage Capital con il 17,614%, seguito da Owl Creek Asset Mangement con il 9,375%. Nei primi nove mesi dell’anno Seat ha chiuso il bilancio con una perdita netta di 19,7 milioni di euro. Il debito è sceso a 1,34 miliardi di euro, grazie al processo di ristrutturazione finanziaria.