L’Ipo di Sea, società aeroportuale milanese che gestisce gli scali di Malpensa e Linate, sta andando avanti non senza polemiche e ora gli analisti finanziari iniziano a effettuare le prime proiezioni in vista del debutto ufficiale sulla borsa di Milano atteso per giovedì 6 dicembre 2012
L’Ipo di Sea, società aeroportuale milanese che gestisce gli scali di Malpensa e Linate, sta andando avanti non senza polemiche e ora gli analisti finanziari iniziano a effettuare le prime proiezioni in vista del debutto ufficiale sulla borsa di Milano atteso per giovedì 6 dicembre 2012. Dopo lo scambio di accuse tra F2i e il Comune di Milano, si ritorna a parlare di quale sia il valore corretto della società . In base alle prime stime effettuate dagli analisti finanziari, Sea potrebbe diventare il titolo più costoso d’Europa nel settore aeroportuale.
Se si fa il confronto con altri scali europei, Sea mostrerebbe multipli di borsa ben più elevati dei suoi competitor. Al prezzo minimo della forchetta di 3,2 euro, il rapporto tra Ev/Ebitda 2013 si troverebbe a 7,4, non lontano da 8,1 dello scalo di Francoforte (gruppo Fraport) e da 8,4 dall’Aeroporto di Parigi. Anche la stima di p/e 2013 mostra una certa sopravvalutazione del titolo: 14,6 contro 15 degli scali parigini e 15,3 dello scalo di Francoforte.
I multipli di borsa diventano ancora più elevati se si stima un prezzo Ipo a 3,75 euro, ovvero nel range medio della forchetta. Il rapporto Ev/Ebitda 2013 è 8,2, superiore a 8,1 di Francoforte e poco sotto 8,4 di Parigi. Bisogna ricordare che nel 2011 Sea ha fatto viaggiare un terzo dei passeggeri di Francoforte e Parigi. A un prezzo di 3,75 il titolo diventerebbe molto caro con p/e 2013 a 17,2: il più costoso d’Europa dietro solo a Gemina (22,3), che controlla gli scali di Fiumicino e Ciampino con Adr.
Dal fronte delle cedole, Bonomi ha promesso il 70% dell’utile lordo in dividendi, contro il 50% di Parigi e il 48% di Francoforte. In valore assoluto il dividendo è atteso tra il 3,5% e il 4%: sarebbe il premio più alto d’Europa nel settore. Insomma, il titolo sarà quotato in ogni caso a valori eccessivamente elevati rispetto ai competitor europei.