Continua il momento no di Saipem alla borsa di Milano, dopo che ieri la società petrolifera milanese ha chiuso con un ribasso dell’1,86% a 29,03 euro. Stamattina è in corso un timido rimbalzo tecnico dello 0,34% a 29,13 euro
Continua il momento no di Saipem alla borsa di Milano, dopo che ieri la società petrolifera milanese ha chiuso con un ribasso dell’1,86% a 29,03 euro. Stamattina è in corso un timido rimbalzo tecnico dello 0,34% a 29,13 euro, ma il trend di fondo resta ancora decisamente orientato verso il basso. Dopo lo scandalo per corruzione in Algeria, la società ha cambiato i vertici ma lo scorso 6 dicembre il titolo è crollato clamorosamente fino a 28,01 euro, sui minimi più bassi da fine novembre 2011. Ieri, Saipem è stato bocciato anche da Equita Sim.
Il broker milanese ha deciso di abbassare il target price a 36,5 euro dalla precedente valutazione di 38,5 euro, a seguito del taglio delle stime di eps 2013-2014. La sim ha abbassato la stima sull’utile per azione 2013 del 7% a 2,2 euro e per l’eps 2014 del 5% a 2,76 euro. Gli esperti di Equita si aspettano una minore marginalità del business construction, considerando le caratteristiche dei contratti in esecuzione nel 2013 rispetto al 2012.
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Equita Sim, però, ritiene che nel 2014 possa esserci un recupero. L’ebit margin nel segmento Engineering & Construction (E&C) offshore dovrebbe salire al 13,2% dall’11,4% stimato per il 2013, grazie alla riduzione dei costi di inutilizzo e al miglioramento del mix di esecuzione. Per il 2012 l’indebitamento netto dovrebbe attestarsi a 4 miliardi di euro, più della precedente previsione di 3,5 miliardi.
Secondo Equita Sim, i multipli restano ancora molto attraenti: il p/e 2013-2014 è a 13,3-10,7 volte rispetto alla media storica di 16,7-14 volte. Secondo Equita Sim molto dipenderà anche dal flusso dei nuovi ordini. In borsa il titolo Saipem ha toccato il suo massimo più alto di sempre a 40,12 euro lo scorso 17 settembre.