Non riesce a fare prezzo questa mattina il titolo Rcs MediaGroup, che segna un rialzo teorico del 17% a 1,98 euro. Ieri le azioni del gruppo editoriale, che controlla Il Corriere della Sera, hanno chiuso con un progresso del 19,13% a 1,7 euro
Non riesce a fare prezzo questa mattina il titolo Rcs MediaGroup, che segna un rialzo teorico del 17% a 1,98 euro. Ieri le azioni del gruppo editoriale, che controlla Il Corriere della Sera, hanno chiuso con un progresso del 19,13% a 1,7 euro. Negli ultimi trenta giorni il titolo Rcs ha più che triplicato il suo valore alla borsa di Milano, passando da una quotazione di 0,45 euro a 1,7 euro (senza considerare i probabili apprezzamenti odierni con prezzo intorno a 2 euro).
La Consob sta monitorando la situazione da alcuni giorni, ovvero da quando lo scorso 27 agosto è iniziato il formidabile rally del gruppo editoriale che ha iniziato la sua incredibile corsa al rialzo con una chiusura superiore al 25%. Nei giorni successivi ha quasi sempre chiuso con rialzi intorno al 20%. E’ un vero e proprio boom, che la Consob spiega con movimentazioni aggressive condotte dai day-trader.
L’exploit di borsa non è di certo sostenuto dai fondamentali societari, visto che il gruppo ha chiuso il primo semestre con una perdita di 427 milioni di euro e ha urgente bisogno di ripatrimonializzarsi, scegliendo la strada dell’aumento di capitale oppure della vendita di asset. Su questo punto si confronteranno gli azionisti del patto di sindacato, che vincola il 58% del capitale. Il flottante di borsa è di appena il 12%.
Intanto, circolano alcune indiscrezioni – riportate da MF – relative a una possibile offerta d’acquisto sulle azioni Rcs a un prezzo superiore ai 2 euro. Tuttavia, secondo alcuni operatori finanziari il rally del titolo potrebbe essere dovuto a un possibile riassetto nel patto di sindacato.