A partire dall’estate del 2007, ovvero quando è scoppiata la crisi finanziaria dei mutui subprime negli Stati Uniti, l’indice FTSE MIB di Piazza Affari ha perso il 180% del suo valore
A partire dall’estate del 2007, ovvero quando è scoppiata la crisi finanziaria dei mutui subprime negli Stati Uniti, l’indice FTSE MIB di Piazza Affari ha perso il 180% del suo valore. I cali maggiori sono stati evidenziati dai titoli finanziari, in particolare i bancari, ma anche da alcuni industriali e utilities. Tuttavia, negli ultimi 5 anni ci sono stati alcuni titoli italiani che sono riusciti a tenere testa alla crisi, anche quando è scoppiata la tempesta europea della crisi dei debiti sovrani.
Non si tratta di titoli appartenenti allo stesso settore, bensì di storie diverse come Saipem, Campari e Tod’s. Tra i titoli migliori spicca Campari, che il 27 settembre ha toccato un nuovo massimo storico a 6,335 euro. Dall’estate del 2007 le azioni del gruppo attivo nelle bevande analcoliche sono salite di oltre il 50%. Secondo Jp Morgan, il titolo Campari ha ancora margini di apprezzamento in borsa con un target price a 6,7 euro.
Campari dovrebbe beneficiare del potenziamento della rete distributiva per migliorare i margini di redditività sul portafoglio spirit, nel quale figurano marchi come Aperol/Campari, Skyy vodka e Wild Turkey Bourbon. Il titolo Campari piace molto anche a Citigroup, che di recente ha diffuso un report nel quale veniva evidenzata la sottovalutazione del mercato azionario italiano rispetto ai top del 2007.
Saipem ha invece guadagnato quasi l’80% dall’estate 2007, toccando di recente nuovi top storici a 40,12 euro. Ottima la performance anche di Tod’s, che ha messo a segno un rialzo del 45%. Secondo Citigroup, potrebbero essere molto interessanti in futuro anche titoli come Prysmian e Luxottica sui quali ha una raccomandazione “buy†(comprare le azioni). La banca americana suggerisce, invece, di restare alla larga da alcuni bancari (tra cui Banca Mps e Intesa SanPaolo), da A2A e da Finmeccanica.