Il consiglio di amministrazione di Prelios, già Pirelli Real Estate, ha esaminato ieri in dettaglio le proposte dell’americana Fortress Investment Group e della Feidos di Massimo Caputi
Il consiglio di amministrazione di Prelios, già Pirelli Real Estate, ha esaminato ieri in dettaglio le proposte dell’americana Fortress Investment Group e della Feidos di Massimo Caputi. Alla fine il board della società immobiliare ha deciso di bocciare la proposta degli americani e di concedere l’esclusiva di un mese alla Feidos per definire al meglio le condizioni di rafforzamento del patriomonio di Prelios. Si tratta di un passo in avanti importante nel rilancio della società , una delle realtà storiche di Piazza Affari.
La Feidos, se tutto andrà bene, diventerà il nuovo socio di Prelios e dovrà partecipare alla ristrutturazione del debito da 550 milioni di euro. Il piano per rilanciare la società , deciso la scorsa estate, può andare avanti, dopo aver incassato l’ok del sistema bancario e l’approvazione del cda. Nonostante le dimissioni di Malacalza, tra gli azionisti del patto di sindacato, che controlla il 21,29% della società , sembra esserci una certa coesione nel portare avanti il progetto.
Nei prossimi giorni si avrà qualche dato in più sulle modalità di ingresso della Feidos di Caputi, che ha come advisor Banca Leonardo, visto che bisognerà tener conto anche del rischio Opa su Prelios (assistita da Lazard). L’operazione dovrà essere definita entro fine novembre prossimo. La cordata di Caputi presenta personaggi dell’imprenditoria di grande caratura, come Giuseppe Cornetto Bourlot.
La Feidos propone un aumento di capitale da 135 milioni di euro: 25 arriveranno dalla Feidos con aumento di capitale riservato (sottoscritto dalla newco Feidos 11); 25 milioni arriveranno dai grandi soci del patto (17,6 milioni da Camfin, poi Generali, Benetton, Mediobanca, Intesa SanPaolo e Massimo Moratti); 85 milioni saranno chiesti al mercato. Ieri Prelios ha chiuso la seduta con una perdita del 4,83% a 0,0906 euro.