La giornata di ieri a Piazza Affari è stata caratterizzata dallo stacco di ben 12,2 miliardi di euro di dividendi, che chiaramente ha influito sull’andamento generale del listino azionario milanese
La giornata di ieri a Piazza Affari è stata caratterizzata dallo stacco di 12,2 miliardi di euro di dividendi, che chiaramente ha influito sull’andamento generale del listino azionario milanese. Tuttavia, al netto dello stacco delle cedole, la borsa di Milano avrebbe fatto molto bene e alla fine l’indice FTSE MIB ha chiuso con un fisiologico calo dello 0,56% a 17.507 punti, confermandosi poco distante dai livelli più alti degli ultimi tre mesi e mezzo posti a 17.645 punti. Da inizio anno l’indice guadagna il 7,5%.
Positivo l’andamento delle banche, che beneficiando del calo dello spread a 250 punti base. Bene Unicredit (+0,83%), Mediobanca (+0,19%), Bpm (+1,51%), Bper (+1,31%), Banco Popolare (+2,58%) e Mps (+1,8%), mentre Intesa Sanpaolo ha chiuso con un calo dell’1,35% dopo che Mediobanca Securities ha dichiarato di preferire Unicredit al gruppo bancario di Ca’ de Sass in un report imperniato sulla capacità delle due banche di generare reddito (Meglio investire in Unicredit o Intesa Sanpaolo nel 2013?).
I titoli del listino azionario milanese che hanno risentito maggiormente dello stacco della cedola sono stati Atlantia (-2,38%), Pirelli (-2,45%), Eni (-2,58%) e Snam (-2,78%). Vediamo ora i titoli migliori della giornata di ieri. Stm brilla in borsa grazie a Jp Morgan, che ha avviato la copertura sul titolo del gruppo italo-francese dei chip con rating “overweight†e target price a 8,8 euro.
Le azioni Stm hanno chiuso con un rialzo del 3,14% a 7,555 euro, ai massimi da oltre due anni. Sale anche Impregilo (+14,81% a 3,41 euro), che brinda alla maxi-commessa da 1,7 miliardi arrivata dal Qatar, Prysmian (+2,54% a 16,16 euro) e Fiat Industrial (+1,68% a 9,09 euro), che beneficia dell’upgrade ricevuto da Mediobanca (target price sale a 10,4 euro da 10,2 euro e rating confermato a “outperformâ€).