Il 2012 è stato finora positivo per Piazza Affari, che si appresta a chiudere l’anno con un rendimento dell’8,2%
Il 2012 è stato finora positivo per Piazza Affari, che si appresta a chiudere l’anno con un rendimento dell’8,2%. Tuttavia, il 2012 è stato vissuto sull’ottovolante, complice la grave crisi dei debiti sovrani europei che ha toccato con maggiore decisione la periferia del vecchio continente. L’Italia è stata spesso sotto l’attacco della speculazione internazionale, con lo spread ancora sopra 500 punti la scorsa estate e con il listino azionario FTSE MIB sui minimi di sempre. Solo da fine luglio scorso è arrivata la svolta, grazie alle forti dichiarazioni di Draghi a sostegno dell’euro.
A marzo scorso Piazza Affari guadagnava il 15%, ma a luglio perdeva il 25%. Titoli come Mediobanca, Generali, Telecom Italia o Banca Mps e così via hanno toccato i minimi più bassi di sempre o quasi. La ripresa avvenuta da fine luglio scorso sta consentendo, però, all’indice FTSE MIB di chiudere il 2012 con una performance di tutto rispetto.
â–º BTP: RENDIMENTO 22012 SFIORA IL 18%
Secondo Fausto Artoni, money manager di Azimut Sgr, “nei prossimi 12 mesi la borsa italiana potrebbe crescere di un ulteriore 10%†senza, però, la volatilità evidenziata nel corso del 2012. Piazza Affari appare agli occhi di molti analisti e gestori decisamente sottovalutata. Secondo Giordao Beani, direttore investimenti di Bnp Paribas Ip, “l’eccessiva sottovalutazione del listino e le prospettive di crescita degli utili aziendali rendono possibile per il 2013 un rendimento total return di circa il 15%â€.
â–º BORSE EUROPEE +18% NEL 2013 SECONDO GOLDMAN SACHS
Secondo Credit Suisse “le azioni italiane recupereranno ulteriore terrenoâ€. Inoltre, secondo la banca elvetica, “gli utili aziendali cresceranno del 10-11% nel biennio 2013-2014â€. I gestori guardano con interesse al comparto industriale, privilegiando titoli come Prysmian e Fiat Industrial, ma anche al bistrattato comparto bancario. Credit Suisse punta con decisione su Eni.