Ma gli analisti di Jp Morgan non hanno dubbi: conviene puntare sull'azionario europeo.
Le parole di Mario Draghi hanno trascinato le Borse europee durante la scorsa settimana. Oggi, in apertura, Piazza Affari osserva invece una seduta di consolidamento dopo il buon rally stimolato peraltro dalla riduzione dei tassi fatta partire dalla Pobc.
Raymond Ma, gestore del fondo FF China Consumer Fund di Fidelity Worldwide Investment, ha spiegato: “La Pboc, con le mosse della scorsa settimana, ha confermato il suo percorso di allentamento della politica monetaria intrapreso nell’intento di dare impulso all’economia reale”. Secondo l’esperto, inoltre, la rimozione del tetto sui tassi sui depositi costituisce anche un passo importante verso una completa liberalizzazione dei tassi d’interesse.
Il mercato azionario europeo ha chiuso quindi una seduta interlocutoria, marginalmente influenzata dalla pubblicazione dell’indice Ifo sul clima di fiducia delle imprese tedesche che, seppure in lieve calo rispetto alla registrazione di settembre, si è attestato oltre le attese degli economisti. Neppure il dato sulle vendite delle abitazioni di nuova costruzione negli Stati Uniti, significativamente inferiore alle attese, ha inciso più di tanto sui corsi azionari europei.
Il Ftse Mib ha chiuso in flessione dello 0,47% a 22,629 punti dopo il +1,79% delle ultime cinque sedute. Il Dax di Francoforte (+0,06%) ha concretizzato la migliore performance tra i principali indici europei, seguito dal Ftse100 (-0,42%) e dal Cac (-0,54%), che ha registrato il maggiore ribasso della sessione. In lieve aumento i rendimenti dei titoli di Stato, con lo spread tra Btp e Bund decennali che ha chiuso a 99 punti base. Il rendimento del Btp decennale è ora all’1,49%.
Per gli strategist di JP Morgan, il mercato azionario europeo è ancora quello su cui puntare. “Confermiamo che l’azionario performerà meglio nell’ultima parte dell’anno e vediamo l’Eurozona come particolarmente interessante”, hanno commentato gli esperti della banca d’affari. “Questa è una buona combinazione: pmi resistenti e probabile ulteriore azione della Bce ma un Eurostoxx 50 che è più basso di 6 mesi fa”, hanno sottolineato.