Il mese di novembre si è chiuso con una performance positiva per Piazza Affari, che è cresciuta dell’1,72% dopo il rialzo di quasi tre punti percentuali del mese di ottobre
Il mese di novembre si è chiuso con una performance positiva per Piazza Affari, che è cresciuta dell’1,72% dopo il rialzo di quasi tre punti percentuali del mese di ottobre. A trainare il listino azionario milanese FTSE MIB sono sempre i titoli bancari, che negli ultimi tempi stanno correndo di più grazie al miglioramento del sentiment degli investitori, al calo dello spread Btp-Bund e sulle aspettative che la vicenda del fiscal cliff negli Stati Uniti possa chiudersi a breve con un’intesa tra governo e Congresso americano.
A dicembre molti investitori credono che possa esserci il tanto agognato rally di fine anno. Piazza Affari si colloca tra i listini azionari più interessanti per sfruttare un eventuale movimento bullish, considerando le valutazioni a buon mercato della maggior parte dei titoli. Sarà fondamentale, però, un sensibile miglioramento del clima di risk on, ovvero di appetito per il rischio. Il settore più interessante, anche se più volatile, resta quello finanziario.
I titoli bancari a media capitalizzazione sono entrati nella cerchia dei preferiti di Exane Bnp Paribas, ma le occasioni non mancano nemmeno tra i big, come ad esempio Unicredit che da tempo è inserito all’interno di una lunga fase di accumulazione. Tra i titoli industriali c’è grande interesse sulla galassia Finmeccanica, in particolare Ansaldo Sts. I broker e le case d’affari puntano anche su Pirelli, Prysmian, Stm e Fiat Industrial.
Tra i settori che potrebbero beneficiare di meno, o addirittura fare peggio del mercato, ci sono gli energetici, le utilities e i media. In particolare c’è molta cautela su Mediaset, che resta in una fase di profonda crisi. In linea generale, l’indice FTSE MIB potrebbe salire fino a 17.000 – 17.500 punti, che equivale a un upside del 7-10% rispetto ai valori di chiusura di venerdì.