A Piazza Affari brilla questa mattina la stella di Maire Tecnimont, attualmente sospesa per eccesso di rialzo e quindi in asta di volatilità . Le azioni della società attiva nell’industria impiantistica epr gli idrocarburi mostrano al momento un rialzo teorico del 13,13% a 0,5075 euro
A Piazza Affari brilla questa mattina la stella di Maire Tecnimont, attualmente sospesa per eccesso di rialzo e quindi in asta di volatilità . Le azioni della società attiva nell’industria impiantistica epr gli idrocarburi mostrano al momento un rialzo teorico del 13,13% a 0,5075 euro. Il titolo è così salito sui massimi più alti degli ultimi due mesi. A mettere il turbo al titolo in borsa è la richiesta di risarcimento da 1,3 miliardi di dollari presentata a Endesa Chile, controllata sudamericana del gruppo Enel.
Il risarcimento sarebbe relativo a un contratto legato ai lavori di realizzazione della centrale cilena di Bocamina II. La società ha spiegato che il consorzio, di cui Maire Tecnimont fa parte dal dicembre 2012, aveva comunicato a Endesa Chile la fine del contratto Epc per inadempimento della stessa società cilena. Maire Tecnimont ha sottolineato che tutti i costi associati al progetto sono stati contabilizzati nel resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2012.
► MAIRE TECNIMONT TOCCA MINIMO STORICO A 0,45€
Dopo la notizia e il boom del titolo in borsa, gli analisti di Kepler hanno comunque ribadito la loro raccomandazione sulle azioni Maire Tecnimont a “reduceâ€, ovvero ridurre l’esposizione in portafoglio. Secondo il broker le azioni valgono 0,26 euro, ovvero il 95% in meno dell’attuale quotazione di borsa. Kepler sposta il focus sull’aumento di capitale annunciato a metà novembre, ricordando che ancora non si conosce né il prezzo né l’ammontare.
â–º MAIRE TECNIMONT -7% SU POSSIBILE AUMENTO DI CAPITALE
View abbastanza negativa sul titolo anche da parte di Banca Akros. La merchant bank del gruppo Bpm consiglia di tenere le azioni in portafoglio (rating confermato a “holdâ€), ma il prezzo obiettivo è di 0,4 euro, ovvero il 27% circa in meno rispetto ai valori correnti.