Cosa succederà durante la riunione del 22 ottobre?
C’è molta attesa per il prossimo incontro dell’Eurotower, previsto per giovedì. Esso rappresenta uno dei principali market mover della prossima settimana.
Gli ultimi dati pubblicati sull’inflazione dell’Eurozona hanno messo ulteriore pressione alla Banca centrale europea: nonostante il piano d’acquisti di titoli anche di Stato (Quantitative easing) sia attivo ormai da mesi, i prezzi non stanno risalendo verso l’obiettivo vicino al +2%. Complici gli andamenti dei beni energetici (e in settimana il cartello dell’Opec terrà un’importante riunione per fare il punto della situazione), l’inflazione è ancora azzerata.
Ecco perché, nel meeting di giovedì prossimo, il board della Bce affronterà l’ipotesi di ampliare gli acquisti o rimodularli in modo da dare maggiore spinta alla dinamica dei prezzi. Non è un mistero che il tema sia sul tavolo e alcuni governatori, come l’austriaco Nowotny, hanno già detto chiaramente di ritenere l’opzione ormai ineludibile. Secondo gli analisti, però, una modifica effettiva è al momento prematura e Draghi si potrebbe limitare a segnalare che il tema è sul tavolo, confermando la disponibilità dell’Eurotower a intervenire se necessario.
I mercati oscillano poi tra gli altri due poli che disegnano le traiettorie e l’umore degli investitori negli ultimi tempi: il rallentamento della Cina e le prossime mosse della Fed. La settimana si apre con una ricca tornata di dati da Pechino: Pil, produzione industriale e vendite al dettaglio. Numeri sotto le attese potrebbero influenzare in negativo per larga parte della settimana gli indici di Borsa, che nelle ultime sedute sono stati sostenuti dalle crescenti aspettative che la Banca centrale americana rimandi al 2016 il rialzo dei tassi. Un sondaggio di 46 economisti sentiti dal Financial Times dice comunque che la Fed si muoverà entro la fine dell’anno. Criticando la scarsa chiarezza della Fed nella comunicazione, gli economisti ritengono che l’aumento sarà deciso alla riunione di dicembre. Nessuno fra gli interpellati ritiene che ci sarà una stretta a ottobre. Dopo il recupero del settore auto delle ultime ottave, c’è da capire come reagirà il mercato all’evoluzione del caso Volkswagen.