Seduta positiva quella di ieri per la borsa di Milano. Piazza Affari brilla grazie alle banche e a Telecom Italia, che resta sotto i riflettori sulle voci di un possibile merger con 3Italia. L’indice FTSE MIB è riuscito finora a tenere il supporto di area 15mila punti
Seduta positiva quella di ieri per la borsa di Milano. Piazza Affari brilla grazie alle banche e a Telecom Italia, che resta sotto i riflettori sulle voci di un possibile merger con 3Italia. L’indice FTSE MIB è riuscito finora a tenere il supporto di area 15mila punti e ieri ha chiuso la seduta con un progresso dell’1,27% a 15.436 punti. In attesa dell’asta dei Bot di oggi, che vedrà il Tesoro tornare a collocare titoli trimestrali, lo spread Btp-Bund ha chiuso ieri poco sotto 310 punti.
Tra i titoli non finanziari spicca il rialzo di Telecom Italia, che ha chiuso la seduta con un rialzo del 3,83% a 0,596 euro. Il titolo è salito sui massimi delle ultime due settimane a 0,61 euro. Telecom Italia avvia contatti preliminari con H3G per valutare un possibile merger, ma secondo quanto comunicato dall’azionista di riferimento Telco non c’è stato finora nessun contatto con Hutchinson Whampoa.
Non si ferma poi la discesa di Pirelli, che ieri ha perso il 2,34% a 7,52 euro. Pirelli crolla in borsa dopo rinvio piano industriale 2013-2017: in due giorni ha perso quasi il 9%. Molto bene, invece, i titoli finanziari che approfittano del calo dello spread e del maggiore appetito per il rischio sui mercati.
Il titolo bancario migliore è stato Mediobanca, che ha guadagnato il 5,02% a 4,182 euro. Bene anche Banco Popolare (+4,92%). In forte rialzo assicurativi e titoli del risparmio gestito: il titolo Azimut è salito del 5,75% a 12,68 euro. Chiusura con il segno più per Unicredit (+1,89%) e Intesa Sanpaolo (+3,6%). In controtendenza Banca Mps, che perde lo 0,06% a 0,1656 euro: sulla banca di Rocca Salimbeni c’è davvero poco interesse sia in Italia che all’estero.