Secondo indiscrezioni di stampa, Generali Assicurazioni starebbe valutando la possibilità di vendere Bsi, controlla svizzera attiva nel settore del private banking
Secondo indiscrezioni di stampa, Generali Assicurazioni starebbe valutando la possibilità di vendere Bsi, controlla svizzera attiva nel settore del private banking. La compagnia triestina potrebbe già aver incaricato gli advisor per sondare il terreno, tanto che già si parla per gli advisor della banca americana Morgan Stanley. Il Leone di Trieste non ha rilasciato commenti su questi rumors. Il dopo Perissinotto è già iniziato, anche se il nuovo amministratore delegato Mario Greco si insedierà ufficialmente ai vertici della compagnia solo a partire dal primo agosto prossimo.
L’ipotesi di vendita della svizzera Bsi sembra probabile, anche se sarà Greco a decidere la strategia di Generali. Se la compagnia si concentrerà esclusivamente sul core business delle assicurazioni, allora Bsi potrebbe essere ceduta uscendo così dal comparto della gestione patrimoniale del private banking. La dismissione sembra però probabile, visto che l’azionariato aveva giudicato con perplessità la scelta di puntare sul private banking da parte dell’ormai ex ceo group Perissinotto.
Bsi è stata fondata nel 1873 ed è la banca più antica del Canton Ticino. Secondo le stime degli analisti finanziari, la vendita di Bsi potrebbe portare a un incasso di 2 miliardi di euro. Il ricavato potrebbe così essere utilizzato per l’impegno nella joint venture con la ceca Ppf, che potrebbe comportare un esborso di circa 2,7 miliardi di euro nel 2014 se si acquisterà il 49% attualmente in mano al partner Petr Kellner.
Generali vuole tornare a mostrare agli investitori di poter essere un gruppo solido a livello patrimoniale, anche se ha un’esposizione importante sui Btp (50 miliardi di euro) in una fase storica in cui c’è grande diffidenza per chi possiede titoli di stato rischiosi dell’Europa periferica. Ieri in borsa il titolo Generali ha perso il 2,5% chiudendo a 10,16 euro.