Lo sbarco è previsto per il 19 ottobre.
Paolo Cuccia, presidente e azionista di maggioranza del Gambero Rosso, società nota soprattutto per le sue guide enogastronomiche, ha presentato la quotazione del gruppo che tra qualche giorno sbarcherà  presso la Borsa italiana.
Due le tappe del giro: Londra e Francoforte, le più importanti piazze finanziarie europee ma anche hub dei due paesi dove sta crescendo maggiormente l’export agroalimentare made in Italy. Il cibo italiano piace a tavola, e questo sembra far salire anche i consensi del listino. Con il 97,5 % di capitale in suo possesso, Paolo Cuccia ha dato il via l’8 settembre all’Ops, offerta pubblica di sottoscrizione, che punta a raccogliere tra 7 e 9 milioni di euro per dare vita a nuovi investimenti e concludersi con l’approdo all’Aim, la piattaforma dedicata alle piccole e medie imprese. Sul mercato andrà il 25% delle azioni. La forbice di prezzo è tra 2 e 2,4 euro per azione: «La valutazione pre-money della società è pari a 20-24 milioni di euro- spiega – la società è stata valutata a multipli pari a circa 9 volte l’Ebitda 2014: per fare un confronto,
le start-up tecnologiche vengono quotate a 10-20 volte il fatturato ». Insomma, il prezzo di Gambero Rosso è più contenuto, e il business è già profittevole. Il volto popolare è lo chef Simone Rugiati, che impazza in tv e in Rete. Ma dietro le quinte c’è una macchina fatta di contenuti, Tv e canali digitali, Master ed eventi. La media company del food&wine tra le più grandi d’Italia, dopo un periodo negativo, sotto la guida di Paolo Cuccia, manager di lungo corso in aziende come l’Acea, ha ritrovato la rotta. Sul bouquet di sapori e tradizioni di territorio – le radici del business – la holding ha saputo innestare un mix di competenza gestionale e strategie di marketing che ne fanno un modello di business innovativo.