Oggi è atteso l’ok definitivo per l’approvazione del progetto di fusione tra Hera e Acegas. L’accordo preliminare è stato raggiunto venerdì scorso a Trieste
Oggi è atteso l’ok definitivo per l’approvazione del progetto di fusione tra Hera e Acegas. L’accordo preliminare è stato raggiunto venerdì scorso a Trieste ed è stato sottoscritto dai manager dei due gruppi e dai sindaci dei Comuni azionisti. La nuova grande multiutility del nord vede la presenza da un lato di Acegas-Aps, controllata dagli enti locali di Padova (49,9%) e Trieste (51%) tramite Aps Holding, e dall’altro lato di Hera, controllata al 51% dal Comune di Imola.
I consigli di amministrazione delle due società sono stati convocati per oggi pomeriggio, poi giovedì toccherà al patto di sindacato di Hera. Inoltre, sarà poi la volta dei numerosi comuni coinvolti (186 quelli di Hera) per dare il via libera al progetto di fusione che sarà operativo nel 2013. L’accordo è praticamente fatto, in quanto c’è già l’intesa sui concambi e sulla governance. A metà giugno scorso le parti si erano impegnate a chiudere entro 90 giorni l’accordo, definendo così i dettagli del deal.
I valori e la quota di conguaglio restano per ora ancora riservati, in quanto le comunicazioni ufficiali arriveranno a mercati chiusi dopo la conclusione della riunione dei cda. L’integrazione avverrà tra Hera e Aps Holding: l’utility emiliana subentrerà ai Comuni di Padova e Trieste nelle quote di Aps Holding.
Il concambio di azionariato non supererà il 16%, in una forbice compresa tra il 13% e il 16% del capitale. La sede legale resterà in Friuli, a Trieste. Hera dovrebbe rilevare il 62,9% di Acegas, tramite fusione per incorporazione. Stamattina in borsa il titolo Hera sale dello 0,89% a 1,017 euro, mentre Acegas-Aps mostra una lieve perdita dello 0,06% a 2,568 euro.