All'indomani dell'annuncio di Sergio Marchionne nel corso di un suo intervento durante un evento Jeep a Balocco, stamani è arrivata la conferma..
La salita al 30%, infatti, è stata possibile perchè Chrysler ha ampiamente superato gli obiettivi di vendita internazionale e al contempo è riuscita ad arrivare ad un accordo in forza del quale potrà espandere la propria presenza oltre i confini del Nord America avvalendosi della rete di concessionari Fiat.
Fiat, ricordiamo, ha acquisito il 20% di Chrysler quando ha assunto la gestione della società nel 2009. Il governo statunitense, inoltre, sempre nel 2009, subordinò la salita di Fiat in Chrysler ad alcuni parametri che la casa automobilistica avrebbe dovuto raggiungere. Il primo, grazie al quale Fiat è riuscita a salire al 25%, è stato raggiunto lo scorso gennaio con la produzione a Dundee di un motore a quattro cilindri più efficiente.
Dopo l’attuale 30%, il prossimo obiettivo è arrivare al 35% iniziando la produzione negli Stati Uniti di auto cosiddette “quota 40”, ossia in grado di percorrere 40 miglia con un gallone di gas. Lo step successivo è quello di salire di un ulteriore 16% fino a raggiungere il 51%, obiettivo che Fiat raggiungerà nel momento in cui Chrysler restituirà tutti gli aiuti ricevuti dal governo statunitense. Marchionne a riguardo ha spiegato di attendersi che questo accadrà nel corso del 2012.
A Piazza Affari la quotazione Fiat perde al momento lo 0,77% a 6,47 euro.
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