Trattasi nello specifico di un MoU, Memorandum of Understanding, che la società del cane a sei zampe quotata in Borsa a Piazza Affari ha siglato con Governo del Ghana insieme alla società Vitol.
Relativamente al blocco Offshore che si trova nel Tano Basin, e che è denominato “OCTP”, Offshore Cape Three Points, Eni ha reso noto in data odierna, martedì 21 agosto del 2012, d’aver siglato un importante accordo.
Trattasi nello specifico di un MoU, Memorandum of Understanding, che la società del cane a sei zampe quotata in Borsa a Piazza Affari ha siglato con Governo del Ghana insieme alla società Vitol.
► RAGGIUNTO ACCORDO ENI GAZPROM PER FORNITURA GAS
Il Memorandum, in accordo con un comunicato ufficiale emesso in data odierna da Eni S.p.A., è finalizzato a sviluppare le riserve di gas nel blocco sopra citato. In questo modo Eni S.p.A., insieme ai partner della joint venture, potrà avere un ruolo importante nel mercato domestico del gas in Ghana essendo tra l’altro un comparto in crescita. In particolare, la joint venture relativa al blocco Offshore Cape Three Points risulta essere posseduta al 47,22% da Eni, al 15% da GNPC ed al 37,77% dalla società Vitol.
► CESSIONE QUOTA SNAM POSITIVA PER ENI SECONDO GOLDMAN SACHS
Nel complesso il Memorandum of Understanding fissa nel Ghana quelli che saranno i piani non solo per lo sviluppo dei campi di gas, ma anche della commercializzazione del gas che sarà prodotto. Quello OCTP in Ghana, per quel che riguarda l’attività di Eni, operante nel Paese del 2009, è il secondo blocco esplorativo visto che risulta essere impegnata anche nel blocco denominato “Offshore Keta“. Il tutto a fronte di una pluriennale presenza di Eni S.p.A. nell’area dell’Africa subsahariana già dagli anni ’60.
Trattasi nello specifico di un MoU, Memorandum of Understanding, che la società del cane a sei zampe quotata in Borsa a Piazza Affari ha siglato con Governo del Ghana insieme alla società Vitol.
► RAGGIUNTO ACCORDO ENI GAZPROM PER FORNITURA GAS
Il Memorandum, in accordo con un comunicato ufficiale emesso in data odierna da Eni S.p.A., è finalizzato a sviluppare le riserve di gas nel blocco sopra citato. In questo modo Eni S.p.A., insieme ai partner della joint venture, potrà avere un ruolo importante nel mercato domestico del gas in Ghana essendo tra l’altro un comparto in crescita. In particolare, la joint venture relativa al blocco Offshore Cape Three Points risulta essere posseduta al 47,22% da Eni, al 15% da GNPC ed al 37,77% dalla società Vitol.
► CESSIONE QUOTA SNAM POSITIVA PER ENI SECONDO GOLDMAN SACHS
Nel complesso il Memorandum of Understanding fissa nel Ghana quelli che saranno i piani non solo per lo sviluppo dei campi di gas, ma anche della commercializzazione del gas che sarà prodotto. Quello OCTP in Ghana, per quel che riguarda l’attività di Eni, operante nel Paese del 2009, è il secondo blocco esplorativo visto che risulta essere impegnata anche nel blocco denominato “Offshore Keta“. Il tutto a fronte di una pluriennale presenza di Eni S.p.A. nell’area dell’Africa subsahariana già dagli anni ’60.