La seduta di ieri è stata molto positiva per il titolo Eni alla borsa di Milano. Le azioni del Cane a Sei Zampe sono salite del 2,48% a 15,72 euro, facendo così recuperare terreno al titolo che il giorno prima aveva accusato una perdita del 3,52%
La scoperta del pozzo di petrolio egiziano si aggiunge a quella avvenuta pochi giorni fa in Mozambico. Il nuovo pozzo di petrolio è stato perforato a 3.628 metri di profondità e ha incontrato uno spessore netto mineralizzato a olio leggero di 76 metri in reservoir multipli di buona qualità . Durante il test di produzione, il pozzo ha erogato 3.500 barili al giorno e quasi 28.000 metri cubi di gas associato giornalieri. La scoperta dovrebbe portare in dote tra i 150 e i 250 milioni di barili di olio in posto e richiederà altri pozzi di delineazione.
â–º PREVISIONI ENI ESERCIZIO 2012
Eni ha stilato una tabella di marcia. L’obiettivo è raggiungere in qualche mese una produzione di 10.000 barili al giorno, indirizzandola alle vicine infrastrutture di trattamento del campo di Meleiha. Qui Eni è presente con la controllata Ieoc (International Egyptian Oil Company), che detiene il 56% della concessione di Meleiha con la russa Lukoil (24%) e la giapponese Mitsui (20%).
â–º TRIMESTRALE ENI GENNAIO MARZO 2012
Eni è attivo in Egitto dal 1954 e ora intende aumentare le attività esplorative in aree profonde nel deserto occidentale egiziano. Il gruppo italiano guidato da Paolo Scaroni è il primo operatore internazionale di idrocarburi con una produzione di circa 240.000 barili al giorno di olio equivalente nel 2011, cioè il 15% della produzione annuale di idrocarburi.