La seduta di borsa inizia in denaro per Enel. Il colosso elettrico italiano guadagna lo 0,27% a 2,988 euro, dopo che ieri è arrivata la notizia dello stop alla collaborazione con Edf nel progetto di costruzione del reattore nucleare EPR
La seduta di borsa inizia in denaro per Enel. Il colosso elettrico italiano guadagna lo 0,27% a 2,988 euro, dopo che ieri è arrivata la notizia dello stop alla collaborazione con Edf nel progetto di costruzione del reattore nucleare EPR (European Pressurized Reactor). Enel ha notificato al colosso dell’elettricità francese, che controlla la storica società milanese Edison, l’esercizio del diritto di recesso dal progetto EPR di Flamanville, in Normandia, nel nord della Francia, dopo l’annuncio di Edf di un nuovo aumento dei costi del progetto.
Infatti, i costi erano aumentati di 2 miliardi di euro fino a superare quota 8 miliardi, una cifra ben superiore ai 3,3 miliardi di euro previsti inizialmente. Enel ha esercitato il diritto di recesso anche per gli altri 5 reattori da realizzare n Francia, chiudendo di fatto la collaborazione strategica con Edf iniziata nel 2007. Uscendo dal progetto EPR, Enel verrà rimborsata per le spese anticipate per la sua quota del 12,5%.
Enel otterrà quindi 613 milioni di euro più gli interessi maturati. La risoluzione dell’accordo sarà efficace dal 19 dicembre prossimo. Secondo quanto dichiarato dagli analisti di Kepler, la decisione di Enel è coerente con la fine dei progetti di costruzione di centrali nucleari in Italia, senza contare la sovraccapacità in tutta Europa. Intermonte ritiene che la fine della collaborazione con Edf sia positiva, in quanto accelererà il processo di riduzione dei debiti.
Intermonte ribadisce la sua raccomandazione sul titolo a “outperform†(farà meglio del mercato). La guidance 2012 è per un debito a 43 miliardi. Kepler si aspetta un debito a 45 miliardi. Il broker mantiene un rating “hold†e target price a 2,7 euro.