
Come fa notare Mediobanca, attualmente Enel ha 13 società quotate in tutto il mondo.
Gli analisti hanno indicato che la previsione sulla minority line 2011 è di 1,4 miliardi di euro, di cui quasi 1 miliardo di euro legati alle attività in America Latina, che con gli attuali multipli di mercato porterebbe a un valore simile a quello di un’utility di grandi dimensioni.
Le partecipazioni minoritarie di Enel si concentrato soprattutto nell’America del Sud, dove opera attraverso la controllata Endesa che a sua volta controlla circa il 61% dei Enersis.
Gli analisti si aspettano che il management di Enel inizi a lavorare ad una semplificazione del gruppo.
Secondo Mediobanca un buy-out sulle quote minoritarie delle società in America Latina, aumenterebbe l’esposizione del gruppo verso i mercati a rapida crescita e offrirebbe a Enel maggiori opportunità di crescita rispetto alla concorrenza.
Una pulizia delle quote minoritarie non eliminerebbe solo lo sconto holding, ma aumenterebbe anche la visibilità su
gli utili e supporterebbe la crescita dell’Eps che vorrebbe dire aumento del dividendo.
Gli esperti confermano rating outperform e target price a 5,3 euro per azione.