A regime il Polo Energie Rinnovabili di Macchiareddu produrrà energia tale da soddisfare annualmente il fabbisogno energetico di 140 mila famiglie a fronte di 220 mila tonnellate annue di anidride carbonica (CO2) non immesse in atmosfera.
Si chiama “Polo Energie Rinnovabili di Macchiareddu”, ed è il nome di un progetto green della Powercrop, una joint venture paritetica tra la società quotata in Borsa a Piazza Affari e la SECI Energia. Il progetto, in accordo con un comunicato ufficiale emesso dalla controllata di Enel, è stato presentato in data odierna al Governatore della Regione Sardegna per quello che rappresenta un investimento da complessivi 145 milioni di euro in grado di dare lavoro a regime a 270 persone circa, ed all’inizio a 200 persone nei cantieri.
► ENEL GREEN POWER TRA LE PREFERITE DAGLI INVESTITORI ISTITUZIONALI
A regime il Polo Energie Rinnovabili di Macchiareddu produrrà energia tale da soddisfare annualmente il fabbisogno energetico di 140 mila famiglie a fronte di 220 mila tonnellate annue di anidride carbonica (CO2) non immesse in atmosfera.
► INVESTIRE NELLA GREEN ECONOMY, LA NUOVA FRONTIERA INDUSTRIALE
Il progetto prevede, presso l’area industriale di Macchiareddu, la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 200 kW circa di potenza, un impianto a biogas da 2 MW circa, ed una centrale elettrica da 50 MW con una caldaia da 25 MW, che sarà alimentata da cippato di legno vergine da filiera, e da panello di spremitura, e da due motori, da 11 MW circa ciascuno, che saranno alimentati con olio vegetale che sarà ottenuto dalla spremitura in loco di semi oleaginosi.
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A regime il Polo Energie Rinnovabili di Macchiareddu produrrà energia tale da soddisfare annualmente il fabbisogno energetico di 140 mila famiglie a fronte di 220 mila tonnellate annue di anidride carbonica (CO2) non immesse in atmosfera.
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Il progetto prevede, presso l’area industriale di Macchiareddu, la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 200 kW circa di potenza, un impianto a biogas da 2 MW circa, ed una centrale elettrica da 50 MW con una caldaia da 25 MW, che sarà alimentata da cippato di legno vergine da filiera, e da panello di spremitura, e da due motori, da 11 MW circa ciascuno, che saranno alimentati con olio vegetale che sarà ottenuto dalla spremitura in loco di semi oleaginosi.